Progetto di ricerca coordinato da Davide Assael*
Secondo alcuni interpreti della Torah, l’obiettivo del percorso identitario ebraico è costruire rapporti armonici di fratellanza, in poche parole, diventare “buoni fratelli”. Se si scava nel suo valore simbolico, la figura del fratello rappresenta la prima forma di alterità con cui il singolo deve rapportarsi, offrendosi come modello per i futuri rapporti con l’Altro. La ricerca vorrebbe prendere in esame i principali rapporti di fratellanza presenti nel Vecchio Testamento, da Caino e Abele fino a Mosè e Aronne, col fine di circoscrivere le modalità relazionali proposte dalla tradizione ebraica e di valutarne l’evoluzione nelle pagine bibliche. Punto d’inizio del percorso sarà il rapporto fra Giacobbe ed Esaù, momento originario dell’identità israelita che ne indica le future sfide relazionali, da giocarsi, come la storia ha insegnato, sia sul piano soggettivo-esistenziale che su quello politico.
Continua