
Biografia
Blaise Cendrars, all’anagrafe Frédéric-Louis Sauser, è uno scrittore svizzero naturalizzato francese, nato nel 1887 a La Chaux-de-Fonds, da padre svizzero e madre scozzese. Fin da ragazzo fu unviaggiatore instancabile. Nel 1983 segue i genitori a Napoli, poi viaggia in Egitto, Inghilterra, Cina, Armenia e a Pietroburgo, dove lavora presso l’orologiaio svizzero Leuba e ha modo di frequentare gli ambienti rivoluzionari. A vent’anni è nei sobborghi di Parigi ma continua a spostarsi fra Bruxelles, Londra, Russia, Stati Uniti, Canada, Anversa, poi di nuovo a New York. Nel 1912 torna a Parigi e pubblica un poema di grande originalità Pasqua a New York. Qui inizia a frequentare il mondo dei letterati: diventa amico di Cocteau, di Max Jacob, di Modigliani (che lo ritrarrà più volte), di Robert e Sonia Delaunay. Nel 1913 pubblica La prosa del transiberiano e della piccola Giovanna di Francia, illustrato dalla stessa Delaunay e considerato il primo esempio di «simultaneità», come lui stesso la definisce. Il suo stile poetico è volto soprattutto all'espressione dell'irrazionale, dell'inquietudine interiore, dell'amarezza del vivere, ed è ricco di evocazioni incisive e immagini insolite. La sua poesia influenzò notevolmente il movimento surrealista e la poesia di Apollinaire e Kodak. Seguiranno altre esperienze poetiche, fino a quelle raccolte sotto il nome di Documentaires (1925) che segna il suo definitivo abbandono della poesia.
Lo scoppio della Grande Guerra interrompe i suoi viaggi e la scrittura, ma gli apre nuovi orizzonti. Cittadino svizzero, Blaise Cendrars si arruola nella Legione Straniera, combatte sul fronte franco-tedesco e gravemente ferito da una scheggia di granata, subisce l’amputazione del braccio destro. Questo tragico evento inciderà profondamente sul suo futuro rapporto con la scrittura. Convalescente, rientra a Parigi dove incontra Picabia (che gli fa un ritratto), Satie e Braque. In questo periodo comincia ad occuparsi di cinema e a compiere viaggi in Brasile, in Argentina e in Paraguay. Pubblica il suo primo romanzo L'Oro (1925) che gli varrà una fama mondiale e l’anno dopo il romanzo surrealistaMoravagine, frutto di un iter travagliato durato quasi dieci anni. Corrispondente presso l'armata inglese, poi ritirato a Aix-en-Provence durante la seconda guerra mondiale, Blaise Cendrars scrive il suo capolavoro L'uomo fulminato (1945), seguito poi da altri tre importanti romanzi, ricchi di spunti autobiografici: La mano mozza (1946), Bourlinguer (1948), La lottizzazione del cielo (1949). Nel 1959 gli viene conferita la Legion d’Onore. Blaise Cendrars muore a Parigi il 21 gennaio 1961.
Bibliografia
1918 - Ho ucciso
1925 - Moravagine
1938 - Ho sanguinato
1938 - Il raggio verde
1945 - Rapsodie gitane
1946 - La mano mozza
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