“Bisogno di Europa: l’Unione e i destini della democrazia”

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La Fondazione Centro Studi Campostrini torna a parlare d’Europa. Dopo aver discusso il senso del progetto europeo ed essersi interrogati sull’identità culturale e politica del Vecchio Continente, si vogliono ora indagare alcuni aspetti particolari che hanno anche ricadute sul nostro territorio. È questo lo scopo della quinta edizione del ciclo “Individuo e società” che si conclude venerdì 14 novembre alle 18 con Nadia Urbinati, professoressa di Teoria politica al dipartimento di Scienze politiche alla Columbia University, alla fondazione in via Santa Maria in Organo, 2, a Verona, sul tema “Bisogno di Europa: l’Unione e i destini della democrazia”. Modera Davide Assael, collaboratore della fondazione. Ingresso libero.
 
«In questa Europa di Stati e trattati tra Stati, i Paesi più forti, quelli con in mano il credito e le condizioni del debito, come la Germania, hanno tutte le ragioni di dover dire agli altri cosa si dovrebbe o non si dovrebbe fare – spiega Nadia Urbinati –. O si crea una Europea politica, che significa una Costituzione della federazione europea che regoli le decisioni sulla distribuzione dei costi e dei benefici, o si rimane all’interno di rapporti tra Paesi e in questo caso i più forti hanno tutte le giustificazioni per dettare le proprie regole».
 
«Dallo scoppio della crisi economica che ha sconvolto il Continente, la Fondazione Centro Studi Campostrini ha promosso numerosi incontri per riflettere sull'identità europea e le sue possibili contraddizioni – spiega il curatore del ciclo, Davide Assael –. Il nuovo ciclo di incontri affronta temi non sempre indagati dalla recente critica, ma, che, riteniamo meritevoli di una riflessione ad hoc. Anzitutto, il ruolo della Germania: locomotiva d'Europa o Paese incapace di esprimere una leadership autentica? Un secondo punto riguarda il ruolo delle regioni del Nord Italia, sempre in fermento e sollecitate nelle proprie spinte secessioniste da referendum indipendentisti, che si presentano in tutto il Continente. Possibile immaginare un'Europa delle regioni piuttosto che degli Stati? Il terzo incontro sarà dedicato all'idea di una possibile nuova Europa, capace di superare il presente stallo e  in grado di rilanciare il Vecchio Continente nello scenario geostrategico mondiale».

Nadia Urbinati è professoressa di Teoria politica al dipartimento di Scienze politiche alla Columbia University dove ha ricevuto la cattedra nominale dedicata a Nell and Herber Singer come riconoscimento per l'alta qualità del suo insegnamento. Nel 2009 è stata insignita del Lenfest Distinguished Columbia Faculty Award, il premio più prestigioso che Columbia University assegna ai suoi docenti. Si occupa di pensiero politico moderno e contemporaneo e, in particolare, di teoria democratica, repubblicana e liberale. Laureata in Filosofia all'Università degli Studi di Bologna, ha poi conseguito il Diploma di perfezionamento in Storia della Filosofia all'Università di Parma, il dottorato di Ricerca in Scienze politiche e sociali all'Istituto Universitario Europeo di Firenze, una borsa di studio biennale Cnr e una borsa di studio per post-dottorato all'Università degli Studi di
Torino. Norberto Bobbio e Eugenio Garin sono stati i suoi supervisori di tesi di dottorato.
 
Per informazioni scrivere a info@centrostudicampostrini.it. Questo ciclo è patrocinato dal Comune di Verona, dalla Provincia di Verona e dalla Regione del Veneto ed è realizzato con il contributo della Banca Popolare di Verona.
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