Ultimo incontro del ciclo “La scuola e la città. In viaggio per conoscere la legalità. Libri e testimonianze” martedì 18 maggio alle 18 con Salvatore Gibiino, presidente della cooperativa Pio La Torre di San Giuseppe Jato di Palermo, e Dario Riccobono, l’associazione siciliana Addio pizzo, presentano il libro Le mani in pasta. La mafia esiste, ma anche l’Italia di Carlo Barbieri, Cooperativa Editrice Consumatori, nella sala conferenze della Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona in via Santa Maria in Organo, 4. Modera Pierpaolo Romani, collaboratore della fondazione scaligera, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie e collaboratore del mensile Narcomafie e del portale Liberainformazione.
L'impegno civile, l'entusiasmo dei soci della cooperativa e la legalità organizzata in alternativa alla criminalità organizzata, sono i valori immateriali che contribuiscono a fare della pasta un prodotto simbolo per il racconto. Nato a seguito di una folgorazione culinaria, il libro parla della storia della pasta della cooperativa Placido Rizzotto-Libera Terra, prodotta con grano coltivato sui terreni confiscati ai boss mafiosi nei comuni dell'entroterra palermitano. Un’iniziativa importante per la Sicilia e per l'Italia intera, che si è concretizzata grazie all'impegno di Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie presieduta da don Luigi Ciotti.
Le mani in pasta si avvale dei contributi autorevoli di Gian Carlo Caselli e Nando Dalla Chiesa, e racconta come i prodotti alimentari descritti associno all’ottima qualità anche grandi valori morali, etici e civili. La presentazione è curata dal presidente dell’associazione nazionale Cooperative di consumo Aldo Soldi. L’evento è a ingresso gratuito ed è patrocinato dal Comune di Verona.
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