La Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona, all’interno della rassegna musicale “La valigia dei suoni II: Migrazioni e contaminazioni nel globo sonoro”, ha ospitato alcuni gruppi formati da artisti italiani e stranieri provenienti da altri angoli della terra, ciascuno portatore di una conoscenza diversa e di una differente modulazione del rapporto tra l’uomo, la musica e le sue radici. Mediante la seconda edizione della Rassegna Musicale “La valigia dei suoni”, la Fondazione ha inteso promuovere e sviluppare possibilità di incontro, di conoscenza e di ricerca, con la musica di popoli e culture diverse con la convinzione che ogni terra esprime la propria costituzione profonda, i propri sapori, profumi e sentimenti proprio attraverso la musica. Il filo conduttore che ha unito tutte le proposte artistiche di questa rassegna conferendole coerenza, omogeneità e un carattere distintivo, è la messa in evidenza dell’elemento della contaminazione musicale fra suoni, stili, generi, significati e culture diverse.
Protagonisti degli eventi sono stati le musiche, i luoghi, gli artisti e le culture musicali di paesi che si estendono dal nord al sud del bacino mediterraneo. A sostenere questo connubio di stili musicali e di contaminazioni non è un linguaggio univoco ed universale, ma una pluralità di linguaggi intesi come stili, generi e concezioni estetiche che si confrontano e si fondono in una sinergia continua tra passato e presente proiettando, con forza, la musica nei processi culturali del futuro.
La rassegna si è presentata come un laboratorio di idee attento alle contaminazioni, alle piccole trasformazioni e alle nuove tendenze, capace di dare risalto non soltanto alla musica in sé ma a tutto l’universo di relazioni ed espressioni artistiche, umane, storiche e sociali che da sempre ruotano attorno ad essa. La presenza dei gruppi e degli artisti che si sono esibiti ha permesso di compiere un percorso musicale e culturale dall’Europa all’Africa: partendo dal Galles, si attraversa la Francia e il nord dell’Italia, ci si sposta verso la Spagna, incontrando la musica mediterranea, per scendere poi verso la musica araba-andalusa ed arrivare infine alla musica africana.
Questo album è costituito da una selezione di brani tra quelli presentati nei concerti da tutti i gruppi che si sono esibiti.
Progetto e Direzione Artistica: Meri Palvarini e Max Marmiroli
Registrazione e Mixaggio: Max Comincini - Luxound Service (Brescia)
Progetto Grafico: Multilab 2000 (Brescia)
Coordinamento e Supervisione: Multilab 2000 (Brescia)